Cimitero polacco a Roma
Nel cuore della città di Roma sorge un antico cimitero polacco, un luogo di memoria pace e cultura che racconta la storia di una comunità straniera che ha lasciato un segno indelebile nella Città Eterna.
I polacchi arrivarono a Roma per la prima volta intorno al XV secolo, quando famiglie di pellegrini polacche si recano nella capitale italiana per visitare le Basiliche e i luoghi sacri.
Nel corso del tempo, questa presenza si è sempre più consolidata, portando alla nascita di una comunità più stabile e di una serie di legami culturali e storici tra i due paesi.
I cimiteri polacchi a Roma sono testimoni di questa lunga storia, dove i sepolcri di uomini e donne famosi e personaggi illustri, che hanno contribuito all’arricchimento della cultura italiana e polacca, si intrecciano raccontando storie del passato fatte di passioni, dedizioni e scoperte.
Il cimitero polacco di Roma diventa, così, un vero e proprio scrigno di memoria, che custodisce testimonianze e ricordi di un passato glorioso.
Scopriamo dove si trovano questi luoghi sacri e come si possono raggiungere.
Cimiteri polacchi di Roma: luoghi di memoria e di pace
Il Cimitero polacco è certamente un luogo di grande importanza storica e culturale, ospita le tombe di migliaia di polacchi che hanno vissuto e lavorato a Roma nel corso dei secoli.
Visitandolo si può notare da subito l’atmosfera solenne e rispettosa che evoca una profonda riflessione sulla fragilità della vita e sulla straordinaria forza dell’eredità culturale e spirituale che lega la Polonia all’Italia.
Le lapidi e i monumenti funerari sono spesso opere d’arte a sé, realizzate da scultori, artisti e mastri artigiani di fama internazionale.
Questi artisti e professionisti utilizzano alcune delle pietre più belle e resistenti (marmo, granito, pietra naturale), con le quali riescono a realizzare delle splendide opere d’arte funeraria che abbelliscono e arricchiscono le tombe dei defunti polacchi.
Un cimitero è molto più di un luogo dove riposano i defunti; è un vero e proprio santuario di memoria e riflessione.
Questi luoghi sacri, sono importanti per ogni comunità e religione, assumono un significato profondo e universale che va al di là del tempo e delle generazioni.
Ogni tomba e ogni monumento racconta la storia di una vita, di un’esperienza, di un contributo alla società.
Per questo molti cimiteri diventano oggetto di visite da parte dei turisti, che visitandoli hanno la possibilità di conoscere e onorare generazioni passate, scoprendo le lotte, le conquiste e gli ideali che hanno lasciato in eredità le persone del passato.
Attraverso i secoli, i cimiteri sono stati il tramite attraverso il quale i valori e le tradizioni familiari e culturali si tramandassero.
Le lapidi e i simboli funerari spesso riflettono credenze religiose, culturali o sociali, fungono da testimonianze tangibili delle credenze e delle consuetudini del passato.
I cimiteri contribuiscono a mantenere vive le tradizioni delle comunità e delle società nel tempo.
La storia, cimitero polacco di Roma
Il cimitero acattolico di Roma, secondo alcuni documenti storici, sembra risalire al 1716.
Nel corso degli anni il permesso di essere sepolti fu esteso a persone acattoliche, ovvero a chi non praticava in vita la religione cattolica. In origine, il cimitero era molto piccolo, ma nel corso degli anni è stato ampliato più volte.
Come cita il sito ufficiale del cimitero la tomba più antica sembra essere quella di George Langton. Il cimitero si trova a ridosso di due monumenti antichi quali la Piramide di Cestio Caio e le Mura Aureliane che circondano tutto il cimitero.
Fino al 1821 era possibile effettuare sepolture di fronte alla Piramide ma nello stesso anno il Papa non concesse altre sepolture, concedendo però un altro terreno adiacente.
A fine ‘800 venne effettuato l’ultimo ampliamento che conferì al cimitero acattolico le dimensioni per cui lo conosciamo nei nostri giorni.
Nel 1918 venne dichiarato Monumento d’interesse Nazionale, e oggi, il cimitero ospita le tombe di migliaia di polacchi, tra cui artisti, scienziati, politici e militari.
Cimitero polacco di Roma e le tombe più importanti
Cimitero Polacco non lo si può definire ma certamente all’interno del Cimitero Monumentale del Verano riposano celebrità della cultura, della politica e dell’arte di origine polacca tra cui Sofia Branicka Odescalchi, Paolo Postempski un chirurgo famoso della Croce Rossa Italiana, Artur Wolynski fondatore del Museo Copernicano a Roma e la stella del cinema muto italiano Helena Makowska.
Nel cimitero di Testaccio diviso in due zone principali, la parte vecchia dove si trovano le tombe più antiche e maggiormente esposte al degrado del tempo e la parte nuova.
Nella parte vecchia si possono ammirare le tombe di alcuni poeti come John Keats che morì giovane a Roma.
La parte nuova è invece caratterizzata da strette stradine delineate da tombe ben curate e siepi dove le varie tombe vanno da quelle molto semplici e poco elaborate alle più complesse e degne di nota dove elaborate sculture e statue eleganti ornano le tombe.
Tra le più apprezzate dai turisti che vengono ad esplorare il cimitero acattolico è la tomba di Emelyn Story dove si può ammirare l’affascinante scultura dell’angelo ricurvo e piangente sulla tomba.
Il Cimitero polacco di Roma: un luogo da visitare e come raggiungerlo
Il Cimitero polacco o Acattolico di Roma è aperto al pubblico tutti i giorni dalle 8:00 alle 17:00.
L’ingresso al cimitero è gratuito. Per raggiungerlo, basterà prendere la linea B della metropolitana fino alla stazione Piramide e poi prendere l’autobus 87 fino alla fermata Cimitero Acattolico.
Per quanto riguarda il cimitero di Prima Porta o cimitero Flaminio è aperto tutti i giorni dalla 7:30 alle 17:00 e si può raggiungere anche con l’autobus prendendo la linea C2 che unisce la Stazione Termini di Roma con il Cimitero Flaminio passando per Piazza Vittorio Emanuele, Porta Maggiore, la Prenestina per citare solo alcune delle zone che attraverserà questa corsa. La frequenza è ogni 60 minuti iniziando dalle ore 7:00 alle ore 16:20.
Orari e informazioni sulle tratte degli autobus possono variare, quindi vi consigliamo di contattare la compagnia dei trasporti per non trovarvi in difficoltà.
Cimitero polacco a chi rivolgersi per la sepoltura
Abbiamo descritto alcune caratteristiche del cimitero polacco, sia quello Flaminio che quello di Testaccio conosciuto anche come Acattolico.
Se avete deciso di raccogliere informazioni su questi o su altri cimiteri polacchi di Roma o della regione, per una sepoltura, potete rivolgervi a noi di Luca Vannini Marmi, sapremo indicarvi tutte le caratteristiche di ognuno di questi cimiteri per aiutarvi nella scelta. Vi aiuteremo anche con le pratiche burocratiche necessarie.
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